Rosa Yassin Hassan, I guardiani dell'aria, Poiesis Editrice
I guardiani dell'aria, di Rosa Yassin Hassan
Poiesis Editrice, 2017, traduzione dall'Arabo di Federica Pistono
Qui, il tempo che passa è come una nube pesante, una nebbia densa e scura che mi avviluppa, cui non posso sfuggire. All'esterno, il tempo agisce sulle cose, le modifica, impone le sue dinamiche. Qui, il tempo è fermo. Sono fuori dal mondo, senza alcun contatto con le cose, in un tempo sospeso, statico, come se fossi stato pietrificato in una capsula spaziale. Comunque, pago il mio tributo al tempo: i miei capelli sono diventati bianchi, sento il peso dei miei quarantadue anni. Mi pesano anche sull'anima. Da questo punto di vista, gli anni scorrono qui come all'esterno, ma i loro effetti si manifestano in modo crudele.
Il romanzo è ambientato a Damasco nel 2003 ma, grazie alla tecnica del flash-back, dipinge un affresco della vita e della società siriana degli ultimi decenni del XX secolo, presentandoci una Siria oppressa da una feroce dittatura. La protagonista, Annat Ismail, lavora come interprete all'ambasciata canadese di Damasco: traduce dall'arabo all'inglese le testimonianze dei profughi che richiedono asilo al Canada. All'inizio della vicenda, Annat è al principio di una gravidanza. La storia si snoda lungo i mesi che precedono il parto, alternando un capitolo collocato nel presente a un capitolo ambientato
nel passato, in modo tale da ricostruire il vissuto personale della protagonista sullo sfondo della storia nazionale siriana. Annat proviene da una famiglia alawita e vive con il padre vedovo, Hassan. La storia di Annat viene progressivamente svelata: negli anni Ottanta, la ragazza ha incontrato il druso Jawad, con cui ha vissuto un'intensa storia d'amore ma il giovane, militante comunista, è stato arrestato e rinchiuso nelle carceri del regime. Ha avuto inizio così l'odissea di Jawad, che ha sopportato quindici interminabili anni di reclusione, e quella di Annat, che ha consumato la propria giovinezza aspettando la liberazione di lui. Durante questi anni, qualche volta la ragazza ha tradito il compagno, oppressa dalla solitudine e dalla frustrazione sessuale, ma non lo ha mai abbandonato. Quando Jawad viene finalmente scarcerato, i due si sposano ma, dopo un breve periodo d felicità, non riescono a ritrovare la passione e l'intesa di un tempo. Dopo un anno penoso passato a cercare inutilmente lavoro e a litigare con la moglie, Jawad parte per la Svezia alla ricerca di un futuro migliore, ignorando che Annat è incinta. Una nuova, forse definitiva separazione comincia per i due sposi. Un destino del tutto simile è riservato a un'altra coppia di dissidenti, Iyad e Mayyasa. Dopo l'esperienza del carcere, dell'amore della giovinezza non resta che cenere.
Un'amara riflessione su come la dittatura riesca a dissolvere non solo ideali politici, ma a insinuarsi nella sfera più intima della vita privata, corrodendo perfino sentimenti come l'amore e l'amicizia.
Poiesis Editrice, 2017, traduzione dall'Arabo di Federica Pistono
nel passato, in modo tale da ricostruire il vissuto personale della protagonista sullo sfondo della storia nazionale siriana. Annat proviene da una famiglia alawita e vive con il padre vedovo, Hassan. La storia di Annat viene progressivamente svelata: negli anni Ottanta, la ragazza ha incontrato il druso Jawad, con cui ha vissuto un'intensa storia d'amore ma il giovane, militante comunista, è stato arrestato e rinchiuso nelle carceri del regime. Ha avuto inizio così l'odissea di Jawad, che ha sopportato quindici interminabili anni di reclusione, e quella di Annat, che ha consumato la propria giovinezza aspettando la liberazione di lui. Durante questi anni, qualche volta la ragazza ha tradito il compagno, oppressa dalla solitudine e dalla frustrazione sessuale, ma non lo ha mai abbandonato. Quando Jawad viene finalmente scarcerato, i due si sposano ma, dopo un breve periodo d felicità, non riescono a ritrovare la passione e l'intesa di un tempo. Dopo un anno penoso passato a cercare inutilmente lavoro e a litigare con la moglie, Jawad parte per la Svezia alla ricerca di un futuro migliore, ignorando che Annat è incinta. Una nuova, forse definitiva separazione comincia per i due sposi. Un destino del tutto simile è riservato a un'altra coppia di dissidenti, Iyad e Mayyasa. Dopo l'esperienza del carcere, dell'amore della giovinezza non resta che cenere.
Un'amara riflessione su come la dittatura riesca a dissolvere non solo ideali politici, ma a insinuarsi nella sfera più intima della vita privata, corrodendo perfino sentimenti come l'amore e l'amicizia.
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